È trascorso mezzo secolo da quando Marshall McLuhan formulò la frase celeberrima “Il medium è il messaggio”.
Era il momento aureo della comunicazione “da uno a tutti”. Non è più così.
Adesso “la gente è il messaggio”. L’interattività del web - la possibilità degli utenti di dialogare con l’emittente - ha inaugurato l’era della comunicazione “da tutti a tutti”, dove regna una dinamica da reazione nucleare, ossia atomi che sollecitano altri atomi, che ne sollecitano altri ancora, fino a sprigionare un’enorme energia.
Una rivoluzione dai numeri impressionanti: in meno di cinquant’anni si è passati da pochi canali radiofonici e televisivi al miliardo di siti Internet di oggi.
Alberto Contri osserva i rischi che comportano i new media, a cominciare dal prevalere della costante attenzione parziale, effetto patologico del sovraccarico di compiti a cui l’ipervirtualità e la connessione permanente sottopongono il nostro cervello, non strutturato per il multitasking.
Dà spazio a ogni aspetto della comunicazione attuale, dalla fine del generalismo ai nuovi modi di fare pubblicità e business, dalla centralità del fattore-tempo alle implicazioni comportamentali, attingendo a una vasta documentazione e alle proprie ricchissime esperienze.