L'INTERVISTA a cura di
Salvatore Carruba per
Radio24
Nel suo libro "Gli strumenti del comunicare", pubblicato nel 1964 , il sociologo canadese Marshall McLuhan sosteneva che "il medium è il messaggio", ovvero che i mezzi di comunicazione di massa influenzano il destinatario molto più del loro contenuto. Oggi però il web e l'interattività creano da una parte una maggiore consapevolezza nell'utente, dall'altra provocano una sovrabbondanza di informazioni, che riducono drasticamente il tempo che ciascuno di noi può dedicare alle singole informazioni. Diretta conseguenza di questo è il multitasking, il bisogno di fare più cose contemporaneamente , che caratterizza soprattutto le nuove generazioni – spiega Alberto Contri nel suo libro "McLuhan non abita più qui? I nuovi scenari della comunicazione nell'era della costante attenzione parziale" (Bollati, 208 p., € 22,00).
Oggi le teorie di McLuhan dovrebbero quindi essere aggiornate, perché più che il mezzo è la gente stessa a rappresentare il messaggio, dato che ognuno di noi crea il proprio palinsesto. Anziché produrre informazioni e contenuti a valanga, i media oggi dovrebbero iniziare a produrre contenuti appositi, adatti ad un'epoca in cui la velocità prevale conclude Contri.